Francia. Come impara l'élève numérique
La copertina e il dossier del numero di aprile del mensile Le Monde de
l'eéducation (
www.lemonde.fr/mde) sono dedicati all'analisi dei modi
di apprendere di quella che viene denominata Génération Digital
Natives, costituita dai bambini delle ultime generazioni, quelli che
non hanno conosciuto il mondo pre-internet.
I "digitali nativi", secondo alcuni studiosi che vengono citati e
intervistati nel dossier, apprendono in modo diverso (Marc Prenky ne
parla come di "mutanti") perche' le loro connessioni cerebrali
risentono della lunga e precoce esposizione a internet e ai prodotti
multimediali. Questo fa si' che essi, a differenza degli adulti,
possano svolgere piu' compiti contemporaneamente, come seguire un film
e nello stesso tempo chattare in internet e fare un esercizio di
matematica.
Il loro cervello e' naturalmente "ipertestuale", e questo rende
sempre piu' difficile il rapporto con gli insegnanti, la cui logica e'
invece testuale e sequenziale, e che rispetto alle nuove tecnologie
sono dei "migranti".
Il dibattito e' aperto, e non mancano coloro che nella Francia della
grande scuola cartesiana sostengono la superiorita' dei metodi
tradizionali. Ma l'impressione e' che la ricerca pedagogica e
didattica si vada ormai orientando verso l'accettazione della nuova
realta' giovanile e la piena legittimazione di nuove metodologie
basate sull'apprendimento di gruppo, l'utilizzazione dei blog,
dell'iPod e delle chiavi USB, la disposizione delle informazioni in
orizzontale anziche' in catene sequenziali. Per gli insegnanti
"migranti" sara' dura, almeno fino a quando non cominceranno ad
essere sostituiti da colleghi piu' giovani, "digitali nativi". Ma il
processo appare irreversibile.[justify]